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Il Saraceno

Cucina tipica toscana ad Arezzo -Trattoria Il Saraceno la cucina tipica toscana nel centro di Arezzo

Piazza Vasari addobbata a festa in occasione della Giostra del Saracino che si tiene il penultimo sabato sera di Giugno e la prima domenica di settembre Terra d'Arezzo... Signoreggiando Fertili valli della Valdichiana, dal Tevere all'Arno, con lo sfondo delle montagne del Casentino, conserva ancora sotto la sua semplice apparenza, la gloria della sua antichità Arezzo.
Gabriele D'Annunzio in pochi versi ha descritto il caratteri di un Arezzo bella, serena, artistica e creativa, ma altrettanto pronta, attenta e combattiva. E' questo il carattere di Arezzo e dei suoi cittadini, immutato con il passare dei secoli.
Possiamo ancora respirare quell'aria di storia, di arte passeggiando nel centro storico, un dedalo di strade e vicoli dove ancora "botteghe" degli artigiani sfornano preziosità che sanno di storia. Chiudendo gli occhi possiamo ancora sentire i profumi, lo zoccolare dei cavalli il martellare dei fabbri e lo scolpire dei falegnami. Tutto è rimasto come prima.
Ed è proprio qui, in questo angolo di storia che Virgilio Dragoni da anni esercita la sua arte. Un'arte che si rifà alla storia, alla tradizione, ma anche alla creatività. La sua trattoria "IL SARACENO" è una di quelle botteghe artigianali dove la cucina è un quadro dipinto con i colori dei sapori locali ed antichi, è creatività nel realizzare combinazioni tra l'antico ed il moderno.
La sua splendida cantina, fornitissima di vini dai più pregiati ai meno nobili, fa da splendida coreografia al delizioso locale, un'antica bottega artigiana, trasformata (ma neanche tanto), in un delizioso ed accogliente ristorante dove, gustando le preziose creazioni di Virgilio, possiamo respirare un'atmosfera antica.
Qui a poche decine di metri, nella Basilica di S.Francesco un altro artista aretino, Piero Della Francesca, ha realizzato una delle opere più importanti e magiche al mondo. Il meraviglioso ciclo di affreschi della "Leggenda della vera Croce" (recentemente restaurata).
Cucina Toscana Arezzo Centro
Cucina Toscana Arezzo Centro
Ed a poche decine di metri ancora sorge la Cattedrale con le sue splendide vetrate di Gugliemo de Marcillat (1520) e le meravigliose terrecotte di Giovanni ed Andrea Della Robbia. Ma siamo anche a pochi passi dalla Pieve di S.Maria (XI Sec.) dove ad alcune opere del Vasari possiamo ammirare uno splendido polittico di Piero Lorenzetti (1320).
Ma fondamentalmente siamo ad un passo da Piazza Vasari (Piazza Grande) il cuore pulsante di Arezzo. Qui una volta all'anno (I domenica di Settembre) gli Aretini si combattono tra loro per la conquista di un prestigioso trofeo: La Lancia D'oro.
Questo è il premio per il vincitore della Giostra del Saracino. La rievocazione di un torneo cavalleresco che si correva fin dal medioevo, e che lo stesso Dante Alighieri dichiara di avere visto in uno dei canti della Divina Commedia. La rievocazione della lotta contro i Saraceni, ma che rappresenta l'eterna lotta tra il bene ed il male.
I cavalieri di quattro quartieri si lanciano a cavallo "lancia in resta" contro un bersaglio sostenuto dal simulacro di un saraceno: "Buratto re delle Indie". Un impatto violentissimo. Vince chi realizza il punteggio più elevato, e sarà festa grande fino all'alba. Ma è sempre e comunque Arezzo che vince.
Ci vogliono mani ferme e braccia forti per combattere "Buratto", e queste sono le mani e le braccia degli aretini. Queste mani forti e dure che allo stesso tempo sanno essere dolci leggere e magiche.
E' infatti dalla magia di queste mani che escono i gioielli di oreficeria più prestigiosi al mondo.
Fino dall'epoca degli Etruschi gli Aretini hanno fatto dell'oreficeria un'arte impreziosita dalla nobiltà del metallo. Ed oggi, ancora oggi, esistono centinaia di aziende industriali ed artigianali di oreficeria, dove metodologia di lavorazione ad altissima tecnologia si sposano felicemente con l'arte e la creatività della manualità di chi da un pezzo di oro "grezzo" estrae un'emozione. L'esposizione mondiale di oreficeria che tutti gli anni si svolge in città (OROAREZZO) ne è la testimonianza più prestigiosa e permette al mondo intero di conoscere l'oro degli aretini.
Come conosciuta in tutto il mondo è la Fiera dell'Antiquariato che si svolge tutte le prime domeniche di ogni mese. Quel giorno mercanti d'arte antiquaria si danno appuntamento ad Arezzo, nella splendida coreografia del centro storico. Cose dal sapore antico, arcaico ed altre più recenti, dal collezionismo più prestigioso a quello più spicciolo, dal pregiatissimo pezzo di antiquariato, fino alla meno nobile "cianfrusaglia".
Come poi, dimenticare i dintorni di Arezzo. Paesi come Cortona, Monte S.Savino, Lucignano, la magia della Valdichiana, la misticità del Casentino con i suoi gioielli religiosi, L'eremo dei frati Camaldolesi ed il Santuario Francescano della Verna, fino a sconosciute perle come Lierna , Talla, città natale di Guido Monaco... Per poi prendere la strada che porta verso il Tevere ed incontrare Monterchi con l'opera forse più controversa di Piero della Francesca , "La Madonna del Parto", fino a giungere a Sansepolcro, città natale di Piero, e risalendo verso le sorgenti del Tevere incontrare Caprese, città natale di Michelangelo Buonarroti e giungere a Pieve S.Stefano, capitale mondiale del "Diario"